F4 | Fine settima sfortunato per Joao Vieira a Imola

Joao Ricardo Vieira Queiroz (Antonelli Motorsport,Tatuus F.4 T014 Abarth #97)


Fine settimana di Imola da dimenticare velocemente per Joao Vieira che saluta il terzo appuntamento dell’Italian Formual 4 Championship powered by Abarth, con un solo punto

Con trentuno macchine al via si torna al format originale, con tre gare per week-end al posto delle manche di qualificazioni per accedere alla Finale. Nei due turni di qualifiche il pilota dell’Antonelli Motorsport non riesce ad andare oltre la diciannovesima e sedicesima posizione. L’obiettivo è quindi di risalire la china durante le tre gare in programma tra le giornate di sabato e domenica, sfruttando i lunghi rettilinei di Imola e il particolare feeling che lega il pilota brasiliano al Santerno. Purtroppo le numerose bandiere rosse e le safety-car chiamate in pista per i vari incidenti e la pioggia, limitano drasticamente il tempo a disposizione per la rimonta, riducendo la bagarre ad una sola manciata di giri.

C’è veramente poco da dire e aggiungere. In qualifica non ho commesso errori, ma mi sono trovato nella seconda metà del gruppo. Pagavo troppo nei rettilinei in termini di potenza. In gara, in condizioni di pista bagnata, andavo forte, ma tra safety-car e bandiere rosse non ho potuto completare la rimonta. Un vero peccato. Ora aspetto il Mugello dove sarebbe bello tornare al format con le manche” commenta un deluso Joao Vieira

E’ stato un fine settimana decisamente sfortunato. Eravamo arrivati qui con progetti importanti e invece lasciamo il circuito con nessun punto. Le qualifiche sono state certamente deludenti e avremo voluto recuperare in gara. Questo è stato impossibile perché nelle tre corse, sono stati fatti meno di 10 giri di gara vera. Le bandiere rosse e le safety-car hanno limitato l’azione in pista. Sarebbe opportuno ritornare al format di inizio stagione con manche di qualificazioni per limitare l’irruenza dei ragazzi, oltre a richiamarli. Diversamente anche nei prossimi appuntamenti vivremo scenari simili a questi” commenta Giovanni Minardi