DEVEN GRABKO TAKES VICTORY AT THE GOTHENBURG GRAND PRIX, IS CROWNED SWEDEN’S IAME JUNIOR X30 CHAMPION

Young Swedish-American racing talent, Deven Grabko, became the winner of the 2024 Gothenburg Grand Prix in the Junior Open 125cc category on Saturday. The success marked his 3rd victory of the season, and confirms his position as one of his country’s brightest young racing talents.

The prestigious race, the 2nd biggest in Sweden only after the National Championship itself, regularly draws entries from all over Scandinavia and Europe, this year seeing 45 entries in the Junior category, also served as the 6th and final round of the IAME Series Sweden – itself one of the largest and most prestigious karting championships in the country, boasting over 170 participants over the 6 rounds of the championship.

Deven, still only 12 years old and in his first season stepping up to the Junior categories as one of the youngest drivers in the field, came into the weekend 3rd in the IAME Series Sweden standings and needed to win to have a chance at taking home the championship.

He did exactly that after a dramatic qualifying that saw another competitor leak water onto the track, sending off several karts behind them, including Deven. The young pilot dragged his kart deep out of the grass and got back underway with only a couple of minutes remaining in the qualifying session and managed a last gasp flying lap good enough for 2nd in his group and 4th overall.

From there he finished 3rd in his first qualifying heat and took a heat win in his second. The results were good enough to give him the overall pole position going into the super heat phase of the competition. Deven was able to win his super eat as well, guaranteeing his position on pole for the all decisive final.

In the final he was able to make a very good start and getaway, able to control the entire race, and won the gruelling 20 lap final by over 2 seconds.

The IAME Series championship means that Grabko qualifies for the IAME Junior X30 World Finals, to be held in Valencia, Spain from November 4-7.

Deven, who is represented by the well-respected Italian Driver Management Agency, Minardi Management, has already made an impact on the international junior karting scene, scoring an impressive top 10 finish at the age of 11 in his junior category and World Series Karting debut, where he finished 7th at the 2023 WSK Final Cup at the hallowed South Garda Karting Circuit in Lonato, Italy, last November.

Grabko, earlier this season named to the USA national team squad to compete at the 2024 FIA Motorsport Games in October, will now have the honour of competing in another International and World Final.

The young pilot also made his Champions of the Future Euro Series and FIA Karting European Championship debut earlier this summer, where he made an immediate impact and turned heads with his speed, despite results not going his way.

Deven was extremely proud of his success, “What a great feeling! I am so happy right now – to win the IAME Series championship in the final round like that, and qualify for the IAME World Finals is amazing. Taking the win here at one of the biggest and hardest races here in Sweden, it just feels so great, and makes me hungry for more! Huge thanks to all my sponsors, fans, supporters, my team AD Motorsport, Hugo my mechanic, my family, none of this is possible without you guys, so this is all for you!

Giovanni Minardi had this to say, “Deven is incredibly talented and we are so proud of him, his dedication to his craft is admirable, and he deserves every accolade. He has shown himself to be a true champion.

Deven Grabko is a Swedish American racing driver born in Trollhättan, Sweden, and raised in both Trollhättan as well as San Diego, California. He attends school in year 7 at Paradisskolan’s English Speaking Curriculum in Trollhättan.
• Web: www.grabkogp.com
• Instagram: @grabkogp
• Facebook: https://www.facebook.com/grabkogp
• YouTube: https://www.youtube.com/c/GrabkoGP

Minardi Management is a well reputed Italian Driver Management Agency run by the same family legacy from the Minardi Formula One team in the 2000’s and have been an active and influential name in motorsports throughout the years. They are known to bring their drivers from a young age through the kart racing categories and into single seater formula racing.
• Web: www.minardimanagment.com
• Instagram: @minardi_management
• Facebook: https://www.facebook.com/minardimanagement

IAME Series Sweden: https://www.iameseriesnortherneurope.com/results-sweden/
IAME World Finals: https://www.iame-motorsport.com/iwf/iwf24
FIA Motorsport Games: https://www.fiamotorsportgames.com/

NICHOLAS PUJATTI AD UN PASSO DALLA TOP FIVE E SUL PODIO DEI ROOKIES NELLA CARRERA CUP ITALIA DI IMOLA

Uno dei fine settimana più positivi per Nicholas Pujatti, tra i grandi protagonisti di Imola, soprattutto in Gara 1 e tra i Rookies.

Correre a Imola vuol dire crescita prestazionale giro dopo giro, soprattutto in una categoria così impegnativa come la Porsche Carrera Cup Italia. Tracciato meraviglioso e tanto impegnativo dove, Nicholas Pujatti, ha dimostrato tutte le grandi potenzialità e la propria crescita come pilota.

Già dalle prove libere di venerdì, il portacolori Villorba Corse, aveva dimostrato il proprio ottimo ritmo chiudendo con un ottavo tempo in progressione, grazie al lavoro mirato insieme alla squadra. Il sabato di Imola è stato come al solito impegnativo con la Qualifica del mattino, anche in questo caso conclusa ottimamente da Pujatti in P10 per Gara 1 e P12 per Gara 2. La partenza dalla prima parte del gruppo ha certamente aiutato Nicholas a concentrarsi esclusivamente sulla lotta per le posizioni di spicco. Una gara di testa e soprattutto di tattica quella che ha visto il numero #46 partire in maniera regolare restando fuori da guai per poi mettere in atto il passo gara, sempre in zona Top Ten. Gli ultimi giri hanno poi visto Nicholas migliorare ancora portandosi dalla P9 alla P6 conclusiva in sette giri. Progressione valida anche per il secondo posto nella classifica dei Rookies, miglior piazzamento stagionale.

Gara 2 si è presentata nelle peggiori condizioni ovvero un misto tra bagnato e umido che non ha reso facile il compito dei piloti. Tante le possibilità di errore lungo le curve dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, tutte scongiurate da Nicholas, anche in questo caso lontano dai guai e attento alle varie situazioni e gestione delle Safety Car in pista. P15 alla fine diventata poi P18 per una penalità solo nel post gara (5 secondi), risultato che ad ogni modo non rovina un fine settimana di grande valore, considerando soprattutto il primo anno nella categoria.

N.Pujatti:Non vedevo l’ora di correre a Imola, riuscire a portare a casa una qualifica e soprattutto Gara 1 di questo tipo è stato davvero bello. È andato tutto secondo i piani e gli ultimi giri sono stati davvero emozionanti. Avrei voluto ripetermi anche in Gara 2 ma le condizioni erano davvero particolari. Ad ogni modo ringrazio molto la mia squadra per tutto il supporto, Minardi Management, tutta la mia famiglia e i miei sponsor che permettono tutto questo”.

Appuntamento tra pochi giorni con il penultimo weekend stagionale sul circuito di Vallelunga (20-22 settembre).

RISULTATI COMPLETI

Ufficio Stampa Nicholas Pujatti
Petrolhead Communication
Foto: G.Benfenati

NICHOLAS PUJATTI DI NUOVO IN PISTA A IMOLA PER UN NUOVO ROUND DELLA CARRERA CUP ITALIA

Il weekend di Imola sta per partire, Nicholas Pujatti è pronto a riprendere in mano la sua Porsche 992 per il quarto round della Carrera Cup Italia.

L’ultima gara del Mugello prima della pausa estiva, ha visto Nicholas in buona progressione sia in qualifica che nella doppia gara tra sabato e domenica, considerando anche qualche episodio di gara, tipico della lotta a centro gruppo.

Correre di nuovo a Imola dopo esserci già stato alcuni mesi fa sarà una grande occasione per il pilota Villorba Corse, non solo per via della grande bellezza del circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari ma soprattutto per la possibilità di riprendere da quelle sensazioni e progredire con una buona base già esistente.

Il fine settimana prenderà il via da venerdì con la sola sessione di prove libere, più che mai utile e importante, dalle ore 14.50.

Sabato 7 settembre qualifica ore 10.15 e poi prima gara in programma nel pomeriggio alle ore 16.25 (30min + 1 giro). Gran finale per domenica 8 settembre alle ore 12.00 con Gara 2 (30min +1 giro).

Entrambe le gare saranno trasmesse in diretta e on demand sulla piattaforma Dazn Free e in live streaming HD sul sito www.carreracupitalia.it.

Tutti gli aggiornamenti sui canali ufficiali di Nicholas Pujatti (Instagram e Facebook).

PROGRAMMA GARA E RISULTATI

Ufficio Stampa Nicholas Pujatti
Petrolhead Communication
Foto. G.Benefanti

MUGELLO: TRA CONFERME E AMAREZZE

Il weekend del 25/08 al Mugello, in cui Matteo Bergonzini è tornato in gara calcando il palcoscenico del Campionato Italiano Gran Turismo, ha confermato la competitività del pilota di Spilamberto nonostante fosse al debutto sia con la vettura Ferrari 488 sia nella categoria.

Nelle prove il pilota modenese ha staccato diversi tempi cronometrici interessanti con la velocità di punta più elevata nella classifica assoluta, a dimostrazione della capacità ad adattarsi rapidamente alle prestazioni della vettura e a trovare il giusto feeling.

Purtroppo nelle qualifiche quanto fatto vedere di buono è stato vanificato da un’uscita di pista, fortunatamente senza gravi conseguenze fisiche, ma che ha privato Matteo Bergonzini di partire dalla sua sedicesima posizione e potersi confrontare in gara.

Nonostante l’amarezza, al driver modenese ed al suo Manager Giovanni Minardi rimangono la consapevolezza delle potenzialità e competitività messe in evidenza.

Ringrazio Giovanni Minardi e Dorothea che mi hanno rivoluto in gara” – ha commentato Matteo Bergonzini – “mi dispiace sia finito un weekend anzitempo che prometteva grandi cose. Fortunatamente un solo grande spavento! Valuteremo il futuro agonistico insieme al mio Manager, Giovanni Minardi“.

DOPPIO PIAZZAMENTO A PUNTI PER MATTIA BUCCI NEL TERZO ROUND DEL CAMPIONATO ITALIANO GT SPRINT

Con un quarto e un ottavo posto di classe Pro-Am, il portacolori abruzzese chiude il weekend toscano non senza difficoltà

È calato il sipario sull’Autodromo del Mugello al termine del terzo round del Campionato Italiano GT Sprint, kermesse che ha visto protagonista Mattia Bucci e la Ferrari 488 Challenge Evo della scuderia Best Lap in GT Cup.

L’attività in pista si è aperta, come di consueto, con le Prove Libere del venerdì, sessioni in cui Mattia e il suo compagno di squadra Filippo Croccolino sono riusciti a mettere a referto un numero considerevole di chilometri. Le Qualifiche del sabato, invece, hanno sorriso poco all’equipaggio n.178 di Best Lap a causa di numerose bandiere rosse e del traffico presente in pista. Il cronometro ha consegnato Bucci e Croccolino alla 17^ posizione sia in Q1 sia in Q2.

Una Gara 1 condizionata da episodi ha permesso al pilota abruzzese, autore del primo stint, di recuperare diverse posizioni: è stato abile soprattutto nello sfruttare le diverse occasioni che la corsa ha fornito all’interno dei suoi cinquanta minuti. Nella fase di pit-stop il timone è passato poi a Croccolino, che ha tagliato il traguardo in P4 di classe Pro-Am (P12 generale).

Un problema tecnico ha invece condizionato il rendimento di Gara 2. I piloti hanno dovuto gestire tale anomalia al meglio delle loro capacità, andando a tagliare il traguardo in P8 Pro-Am (P15 generale). Un importante doppio piazzamento a punti se considerata la poca alchimia tra le curve del Mugello e le caratteristiche della Ferrari 488 Challenge Evo. Tali risultati consentono alla coppia di restare in corsa per la terza posizione in classifica generale.

Mattia Bucci“È stato un fine settimana difficile, ma siamo riusciti a portare a casa un quarto e un ottavo posto di categoria, per cui possiamo essere abbastanza contenti. C’era potenziale da sbloccare ed è stato un peccato, ma né io né Filippo e la squadra ci siamo persi d’animo e sono soddisfatto della reazione che abbiamo avuto come gruppo. Adesso il nostro obiettivo è fare bene a Monza per chiudere positivamente la stagione. Voglio ringraziare Giovanni Minardi e la Minardi Management, la scuderia Best Lap, la mia famiglia, il mio staff, il mio preparatore atletico Walter Marini e i suoi ragazzi e tutti gli sponsor per il loro supporto”

CREDITI FOTO: Lorenzo Colangeli
Matteo Gaudieri
Ufficio Stampa Mattia Bucci

MINARDI MANAGEMENT INGAGGIA MARCUS JAMES GALANIS-SINAI

Marcus James Galanis-Sinai pilota australiano vivendo in tre nazioni, Australia, UK e Monaco, entra a far parte della famiglia Minardi Management.
Marcus è entrato quest’anno nel mondo del Motorsport, ha passato questi primi otto mesi ad allenarsi tutti i giorni, ha partecipato a gare in diversi Campionati Inglesi ed ora è pronto ad entrare nei Campionati che contano.
Nonostante non abbia molta esperienza non ha paura di scontrarsi con i più forti, perché ha una grandissima ambizione e voglia di arrivare ad ottenere ottimi risultati.

Giovanni Minardi:La collaborazione con Marcus Galanis e la sua famiglia, è un progetto che mi da una grande carica, perché si parte da un foglio bianco. Nonostante i dodici anni, Marcus si è cimentato nel mondo del Kart solo quest’anno, ma ha fatto vedere ottime cose fin da subito. Marcus proviene dal mondo del calcio, dove stava facendo molto bene e con delle ottime prospettive, ma ha scelto di passare al Motorsport e soprattutto alla Minardi Management, in modo che lo potessimo aiutare a crescere ed a realizzare il suo sogno.

Marcus Galanis:Sono fiero e onorato di far parte della famiglia Minardi Motorsport che va avanti. Con un patrimonio così ricco in Formula 1 e negli sport motoristici in generale, sono grato per la fiducia dimostrata in me dall’Agenzia e da Giovanni Minardi stesso. Non vedo l’ora e sono emozionato per ciò che mi aspetta e non vedo l’ora di ripagare l’Agenzia per la fiducia che ha riposto in me.

I PRIMI 20 ANNI DI MINARDI MANAGEMENT

Nel 2003 il mondo del motorsport ha visto brillare la luce di Minardi Management, agenzia fondata da Giovanni Minardi, figura che ha inciso il proprio nome tra alcuni degli impegni e dei risultati più importanti del panorama motoristico. Una volta terminata la sua esperienza all’interno del paddock della Formula 1, Giovanni ha dato vita a Minardi Management, mettendo a disposizione tutte le conoscenze apprese durante il periodo passato nel più importante Campionato nel mondo del Motorsport. Arrivata a più di 20 anni di attività, l’agenzia ha promosso, gestito e lanciato talenti a livello nazionale e mondiale attraverso la propria consulenza, coltivando e alimentando i sogni di ragazzi e ragazze che mirano ad arrivare in cima alla montagna. La vasta esperienza che ha nutrito il Management ha fatto sì che il raggio d’azione dell’Agenzia fosse espanso fino a 360°, partendo dai kart, passando dalle Formula sino al vasto portfolio che le gare a ruote coperte possono offrire tra i vari campionati GT e Touring Car.



D – Ciao Giovanni, innanzitutto: come stai?
R – Bene, pieno di lavoro ma bene.


D – La Minardi Management ha tagliato il traguardo dei 20 anni, come giudichi questo percorso?
R – Sono tanti anni. Quando ho iniziato non avevo idea se fossi stato in grado di fare questo lavoro, ma visto quanti anni sono passati credo che qualche cosa di buono sia stato fatto, perché tutto è partito come una scommessa con me stesso, lasciando un lavoro in F1, affrontando questa nuova avventura. Dopo gli otto anni trascorsi in Formula 1, ho deciso di intraprendere questo percorso, perché in quegli anni lavorando a stretto contatto con molti piloti, ho appreso tante informazioni utili e tanti piccoli segreti che mi hanno permesso di capire cosa serve ad un pilota e come deve essere per diventare un Campione, alimentando in me la voglia di trasmetterle ai più giovani. Come giudicare questo percorso? È stato tortuoso e complesso perché, da quando ho iniziato nel 2003, sono passate tante situazioni diverse come problemi finanziari a livello mondiale o la pandemia, scenari che hanno caratterizzato alti e bassi nel mondo del Motorsport. È stato un percorso interessante e di crescita, scoprendo tanti piloti e spero di non fermarmi qui e di essere solo all’inizio di quest’ultima nonostante i venti anni trascorsi. Sono in pista tutti i giorni con i miei piloti e e per scovarne dei nuovi, perché di talenti ce ne sono tanti, bisogna solo trovarli e dargli la possibilità di emergere.

D – Cosa significa per te la Minardi Management e cosa ha dato alla tua persona?
R – Per me è la mia vita, perché io, oggi anche la mia compagna (Dorothea, ndr) lavoriamo 24 su 24 e 7 giorni su 7 insieme e mi supporta in questo mestiere. Minardi Management non è solo un lavoro, ma è la mia passione, non mi pesa e riesco a divertirmi mentre lavoro. È una cosa indispensabile per me, non mi vedrei impegnato in altro e ringrazio Dorothea che mi supporta e soprattutto mi sopporta.

D – Qual è stato l’obiettivo con cui è nata la Minardi Management?

R – L’obiettivo per cui è nata la Minardi Management, il trasferire ai più giovani tutte le esperienze che ho raccolto negli anni di Formula 1, lavorando con piloti di alto livello come Fernando Alonso, Mark Webber, Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli etc. che mi hanno insegnato tanto. Da fine 2002 ho deciso di abbandonare quell’ambiente per intraprendere questa nuova carriera.


D – Qual è stato il momento più bello che tu hai vissuto come manager?
R – Sono tanti i momenti belli, in venti anni ci sono state tante episodi che mi hanno fatto gioire e anche qualche che non lo ha fatto, ma che mi hanno fatto crescere. Ho gioito per i molti campionati vinti dai miei piloti, per aver scoperto un talento che sta per approdare in Formula 1 e nel vedere anche i più piccoli, della nostra Agenzia lottare in gara come dei leoni e vincere. Le emozioni sono tante, dirne una in particolare non sarebbe giusto. Spero che l’emozione più grande sia ancora tutta da scoprire e mi auguro sia la vittoria del Campionato del Mondo di Formula 1 di uno dei nostri piloti: penso che questo rappresenti il nostro desiderio/missione più grande.



D – Come vedi la Minardi Management tra cinque anni?
R – Spero in continua crescita riuscendo a portare tutti i miei piloti al massimo livello in cui possono arrivare e con almeno un pilota che mi possa portare al coronamento del sogno, di entrambi, cioè di vincere il Campionato del Mondo di Formula 1. Non so se cinque anni bastino, però cercheremo almeno di essere sulla strada giusta. Vorrei riuscire a riportare l’unico vero valore dello sport portando il talento al successo, ma soprattutto vorrei riuscire a dimostrare che lo sport è uguaglianza, non centra la Nazionalità o la religione, ma tutti siamo uguali, impariamo l’uno dall’altro e siamo semplicemente innamorati di questo sport.



D – Sotto la tua gestione hai molti ragazzi e ragazze, che rapporto hai con loro?
R – Ho un rapporto a 360°: sono duro con loro quando serve, ma sono il loro fratello più grande quando c’è bisogno di esserlo, anche se potrebbero essere tutti miei figli vista la loro età (ride, ndr). Sono sempre a loro disposizione per qualsiasi necessità, gli do tutti i consigli di cui hanno bisogno, le informazioni che gli servono per crescere e migliorarsi, cercando di compiere meno errori possibili durante il tortuoso percorso per arrivare al professionismo. Sono il punto di riferimento all’interno di questo sport e la loro guida durante il percorso che deve affrontare un pilota.

D – Quanto è difficile emergere in un ambiente come il motorsport?
R – Oggi è difficilissimo sia in ambito manageriale sia, soprattutto, lato pilota. Per i manager è sempre più difficile trovare gli sponsor e i soldi per poter fare questo costosissimo sport; i piloti cercano chi possa supportarli in questo. Io non lavoro nella diretta ricerca di sponsor, però posso aiutarli a trovare la miglior proposta economica, facendo risparmiare il più possibile alle famiglie, utilizzando tutte le conoscenze che ho maturato in questi 20 anni tra le squadre di tutte le categorie. Oggi non si riesce sempre ad ingaggiare il pilota che vorresti perché magari non possiede la disponibilità economica per affrontare questo sport nelle migliori condizioni sportive, per cui si deve andare alla ricerca della situazione che possa garantire un adeguato supporto monetario come possono essere le Academy o Case costruttrici. Fare il pilota è molto complesso: se prendiamo d’esempio la Formula 1, ci sono solo venti sedili e, purtroppo, non vogliono allargare la griglia, quindi l’imbuto diventa sempre più stretto. Fortunatamente ci sono altre valvole di sfogo per diventare professionisti, ma i posti sono sempre pochi in proporzione al numero degli atleti. La loro difficoltà è enorme: ci vuole tanta forza mentale oltre al talento, perché gli ostacoli sono tanti e bisogna essere al top ogni giorno per vincere. A differenza del calcio dove diventare professionisti è più semplice per la grande quantità di club esistenti, nel motorsport la percentuale rispetto a quella disciplina è molto ridotta: quindi non è semplice per i ragazzi che ambiscono a diventare professionisti, devono dare il 100% ogni giorno.

D – Com’è nata la tua passione per il motorsport?
R – La mia passione è nata perché sono nato dentro al motorsport. Amavo il calcio e tutt’ora amo questo sport, ho giocato per tantissimi anni, ma nascendo e vivendo ogni giorno all’interno di questo mondo, non potevo che appassionarmi, sarebbe stato impossibile starne fuori visto come ho vissuto la mia infanzia tra autodromi e le varie persone con cui ho instaurato ottime relazioni nel tempo. Il vero amore è nato nel momento in cui ho conosciuto Ayrton Senna: parlando con lui ho capito veramente cos’era questo sport e quali erano i suoi valori. Una volta che ho conosciuto Ayrton, non mi sono più fermato: ogni estate andavo a lavorare per capire e conoscere tutte le dinamiche all’interno del team, prima di entrare definitivamente in questo mondo nel 1996. 




D – Nel corso della tua vita hai mai pensato di diventare pilota o avevi già coltivato l’ambizione di una carriera manageriale?
R – Sono arrivato nel motorsport in età avanzata. A 14-15 anni ho avuto la voglia di provare: ho cercato di chiedere, ma non sono stato ascoltato. Siccome mi era stato detto di no, ho posto una scommessa: se fossi riuscito a stare davanti al pilota scelto da mio padre (Gian Carlo Minardi, ndr), avrebbe dovuto darmi la possibilità di provare a correre, anche perché se fossi andato piano sarei stato io, il primo a lasciare. Per me qualsiasi cosa deve essere fatte bene perché sono molto competitivo e mi piace vincere. La sfida è stata contro Pierluigi Martini sui kart al kartodromo di Pinarella. L’unica mia richiesta è stata quella di bilanciare il nostro peso dato che Pierluigi era più basso e più leggero di me, così da non avere almeno differenze di peso. Con grandissima fatica ho vinto, ma sono stato un po’… cattivo. Pensavo di poter correre vista la vittoria, ma sono stato bloccato perché troppo ‘matto’. Compiuti i 18 anni ho provato, in gran segreto, con le Renault Clio: mi ero trovato sponsor e squadra. Quando mi ero presentato a fare la licenza, mi chiesero il nullaosta di mio padre nonostante la maggiore età e quindi lasciai perdere la carriera da pilota. A quel punto decisi di passare dall’altra parte della scrivania e ho fatto quello che ho fatto in questi più di 20 anni, tra gavetta prima e lavoro dopo.


D – Come sei diventato manager nel motorsport?
R – Quando lavoravo in Formula 1, sono partito a fare il Team Manager nel test team Minardi per poi passare a ricoprire lo stesso ruolo nella struttura impegnata nelle gare. Nella nostra squadra, essere Team Manager significava avere la responsabilità della logistica, dell’area hospitality e da trade union tra team e pilota. Di conseguenza, ho passato tanto tempo coi piloti in entrambe le sfere, sia quella privata che quella lavorativa. Poi, con il cambiamento di proprietà della Scuderia Minardi Team, ho dovuto fare una scelta: continuare, pur essendo insoddisfatto del rapporto con l’allora proprietario, oppure creare la mia strada. Inizialmente avevo pensato anche di provare ad entrare in altri Team di F1, ma alla fine non me la sono sentita, perché sarebbe stato difficile se non impossibile visto il mio cognome, per cui ho scelto di mettermi in proprio e di partire in questa avventura.


D – Hai avuto un trascorso anche in Formula 1, com’è stato lavorare in quell’ambiente?
R – Lavorare in Formula 1 è stato bellissimo. Ovviamente mi manca, anche se non ritrovo più l’ambiente che frequentavo quando vado a vederla oggi, quindi sento la mancanza di quell’ambiente là e non della Formula 1 odierna. È stato bellissimo, perché ho vissuto esperienze davvero importanti: ho viaggiato molto, anche se il più delle volte vedevo principalmente aeroporti e piste (ride, ndr). Per me è stato molto formativo, perché questo mondo è composto di sport, ma anche di business. Mi ha dato la possibilità di fare tante conoscenze che oggi sono utili ed importanti per il lavoro che faccio. È stata un’esperienza positiva e la rifarei al 100%, ma l’unica cosa che forse cambierei è quella di provare a scalare le gerarchie all’interno di un team, passando da fare il Team Manager, come facevo, a Direttore Sportivo, fino perché no a diventare Team Principal.


D – Qual è stato, se lo hai ancora e se lo hai mai avuto, il tuo idolo sportivo nel motorsport?
R – Sì, l’ho avuto e purtroppo non c’è più: Ayrton Senna. Purtroppo quel famoso 1° maggio 1994 ero presente alla sua scomparsa ad Imola, avevo 20 anni quando è morto e la metà li ho trascorsi conoscendolo. Senna mi ha dato tanto, mi ha fatto innamorare di questo sport, è il pilota che mi ha regalato le emozioni più grandi quando guardavo le gare ed è quello che mi ha dato lo spunto per fare il mestiere che faccio oggi, il manager, nonostante quando ho iniziato lui non ci fosse già più da diverso tempo. Quello che cerco nei piloti è ciò che vedevo nell’Ayrton pilota e persona: in questo sport è importante restare se stessi e lui lo era sempre, è fondamentale se vuoi diventare un Campione del Mondo o un atleta inimitabile come penso sia stato lui. Lui era una persona che anche nella vita privata dava tanto, era sempre umile con dei grandi valori e questo è ciò che cerco di insegnare ai miei ragazzi tutti i giorni: dedizione, passione, umiltà ed un pizzico di follia, che ci vuole sempre.


D – Hai qualche consiglio da dare ai tanti giovani che seguono Minardi Management sui canali social e che vogliono intraprendere una carriera in questo ambiente?
R – Abbiamo un grande seguito, grazie all’ottimo lavoro che la mia compagna Dorothea sta facendo, un lavoro fantastico e ci tengo a ringraziarla prima di tutto. Consiglio di avere tanta dedizione in questo sport, perché sei pilota 24 ore su 24, quindi non puoi mai sforare dall’abitudinario giornaliero come l’allenamento, l’alimentazione ed avere un sonno regolare. È molto importante restare se stessi tenendo sempre i piedi ben saldi a terra: un pilota che vince tutte le gare deve sempre ricordare a se stesso da dov’è partito e che, soprattutto, dietro l’angolo c’è sempre una possibile sconfitta e ci si deve rialzare subito pensando alla gara successiva. Non importa se si sbaglia o si perde, ma l’importante è essere veloci a capire, analizzare e reagire per ripartire più forti di prima. Questi sono i suggerimenti che mi sento di dare ai ragazzi che vogliono intraprendere questa carriera.

Intervista a cura di Matteo Gaudieri

FEDERICO SBARDELLATI ENTRA A FAR PARTE DELLA MINARDI MANAGEMENT

Diamo un caloroso benvenuto a Federico Sbardellati, che si unisce alla famiglia Minardi Management! Originario di Roma, Federico sta facendo scalpore nel campionato ROK Italy Series, dimostrando il suo talento con risultati impressionanti. Con vittorie e podi all’attivo, è un concorrente da non sottovalutare nella categoria Junior ROK. Siamo entusiasti di avere Federico a bordo e non vediamo l’ora di vederlo continuare a brillare in pista. Da qui partirà un fantastico viaggio con la Minardi Management!

Giovanni Minardi:Sono entusiasta di aver finalizzato un accordo con Federico e la sua famiglia. Ho monitorato attentamente le sue prestazioni dall’inizio di questa stagione nel campionato ROK, dove si è costantemente distinto come uno dei principali contendenti. Il nostro obiettivo per Federico è di facilitare la sua rapida crescita ogni giorno, portandolo a competere in campionati prestigiosi insieme ai migliori piloti del mondo del karting.

Federico Sbardellati:Sono onorato di far parte della Minardi Management, storica famiglia nel mondo del Motorsport dal 1979.
Mi impegnerò al massimo per dare soddisfazione alla fiducia riposta nei miei confronti.

MATTIA BUCCI È PRONTO AL RIENTRO IN PISTA DOPO LA PAUSA ESTIVA, AL MUGELLO IN SCENA IL PENULTIMO ROUND DELLA STAGIONE

Il Campionato Italiano Gran Turismo Sprint ripartirà dalla Toscana per il terzo dei quattro round schedulati

Le vacanze hanno avvolto un Mattia Bucci reduce dallo straordinario piazzamento ottenuto a Imola in Gara 2 nel Campionato Italiano Gran Turismo Sprint in GT Cup. L’asso abruzzese, assieme al suo compagno Filippo Croccolino, è pronto per tornare in pista dal 23 al 25 agosto a bordo della Ferrari 488 Challenge Evo della scuderia Best Lap per affrontare il leggendario tracciato del Mugello, penultima prova della serie organizzata da ACI Sport.

Mattia, poco dopo lo svolgimento della tappa imolese, ha avuto modo di saggiare le caratteristiche del circuito toscano attraverso una sessione di test. La pista, sede ormai permanente del Gran Premio d’Italia di MotoGP e teatro del finora unico Gran Premio di Toscana di Formula 1 organizzato nel 2020, presenta numerose insidie: collocata in mezzo alle colline, questa si snoda tra 15 curve per una lunghezza totale di 5245 metri.

Il programma del weekend prevedrà due Prove Libere al venerdì (11:45 e 18:05 rispettivamente), due sessioni di Qualifiche (10:10 e 10:35) e Gara 1 (17:30) al sabato e Gara 2 (12:40) alla domenica.

Mattia Bucci:Finalmente dopo la pausa estiva si torna in pista per il terzo round del Campionato Italiano GT Sprint, sono molto carico e contento e non vedo l’ora di tornare in macchina per poter confermare e migliorare i valori di Imola. Sono sicuro che col giusto metodo di lavoro potremo fare davvero bene. L’obiettivo è apprendere il più possibile e di fare tanta esperienza, perché è un circuito ancora abbastanza sconosciuto per me nonostante il piccolo test fatto. Ci sarà tanto da fare, ma lavorando bene si ridurranno i problemi. Ringrazio Giovanni Minardi e tutta la Minardi Management, la scuderia Best Lap, la mia famiglia, il mio staff, il mio preparatore Walter Marini e la sua squadra e tutti gli sponsor per il loro supporto.

Le gare saranno visibili su ACI Sport TV (canale 228 di Sky) e su entrambi i canali Facebook e Youtube “Campionato Italiano Gran Turismo”

CREDITI FOTO: Foto Speedy
Matteo Gaudieri
Ufficio Stampa Mattia Bucci

BENJAMIN WESTWOOD PARTECIPERÁ AI PROSSIMI FIA MOTORSPORT GAMES A VALENCIA

La Minardi Management aggiunge alla lista partecipanti dei prossimi FIA Games a Valencia a fine Ottobre, il pilota Maltese, Benjamin Westwood.
Benjamin, sarà il quarto pilota della Minardi Management che difenderà i colori della propria Nazione a questo magnifico evento, dove arrivano atleti da tutto il mondo.
Benjamin è stato selezionato dal Federazione del suo Paese, per difendere i colori biancorossi della sua piccola nazione, Malta.
Parteciperà alle gare nella categoria Junior Sprint, nella sezione kart.

Giovanni Minardi: «Bello vedere come una piccola nazione come Malta, voglia emergere nel modo del Motorsport attraverso uno dei nostri piloti. Siamo veramente contenti che Benji possa cimentarsi in questa magnifica manifestazione, paragonabile alle Olimpiadi del Motorsport e sono convinto che ce la metterà tutta per ottenere un ottimo risultato.»

Benjamin Westwood: «Sono felice di partecipare ai FIA Games e spero di ottenere un buon risultato per Malta.»